logo Ufficiomarketing.it
MENU

Web, Internet e New media | Post di Sbertani

Smiles, trasmettere emozioni anche online

Per ottenere una positiva relazione interpersonale è necessario adottare una comunicazione eccellente capace di valorizzare il rapporto e generare empatia.

Vi sono professionisti con grandi capacità e know-how ma non riescono valorizzare la propria persona in quanto si pongono verso gli altri in modo errato. Altri, al contrario, possiedono capacità personali decisamente inferiori ma sanno proporsi positivamente riuscendo, con la loro capacità comunicativa, a creare ottime relazioni interpersonali.

La comunicazione da adottare non dovrebbe essere intesa come una serie di comportamenti e atteggiamenti falsi o negativi, ma risultare semplicemente attenta, sensibile ed estremamente naturale. Tralasciando ora questi aspetti interessanti ma puramente teorici, è chiaro come sia importante mettere in pratica continuativamente una buona comunicazione, perché si comunica in ogni istante della nostra vita.

Si comunica quando scriviamo una lettera, una email o si parla al telefono. E dove commettiamo gli errori più grandi? quando comunichiamo (e in questo caso potremmo farlo molto male) attraverso strumenti come il computer o lo smartphone inviando messaggi o email di ogni tipo. Vediamo perché.

La comunicazione si divida in comunicazione simbolica (detta comunemente verbale) e comunicazione analogica (detta non verbale). La prima riguarda le parole e la dialettica, in pratica "cosa diciamo", mentre la seconda rappresenta il “come lo diciamo” attraverso l’articolazione delle parole, la voce, il tono e, ancora meglio, attraverso il linguaggio del corpo.

La comunicazione di compone del 25% di comunicazione verbale e del 75% di comunicazione non verbale. E’ pertanto facile intuire come le espressioni del corpo, lo sguardo, l’arrossamento delle guance, uno sbadiglio oppure il sorriso siano componenti non verbali che condizionano le parole pronunciate: dire a un nostro collaboratore “spostati” con un tono di voce allegro, con il sorriso sulla bocca e mimando una buffa spinta è completamente diverso che pronunciare le stesse parole ad alta voce e lo sguardo truce.

E quando scriviamo una e-mail oppure un messaggio di Whatsapp? Quante volte riceviamo un messaggio e non comprendiamo il senso delle parole riportate oppure, ancora peggio, le interpretiamo con il nostro stato d’animo momentaneo?

Un tipico messaggio del tipo "…non ho ricevuto il materiale…" potremmo interpretarlo come rimprovero oppure come semplice avviso, o addirittura come beffa. Il nostro stato d'animo condiziona la percezione di quello che leggiamo.

Comunicare via messaggio permette l'invio alla sola parte verbale e un utilizzo non corretto dello strumento potrebbe creare delle difficoltà alle nostre relazioni interpersonali. Per questo motivo sono state introdotte le cosiddette "emoticons", faccine che rappresentano lo stato d'animo (in pratica la parte non verbale della comunicazione), dando il senso corretto a quello che scriviamo.

L'utilizzo delle faccine diventa per questo fondamentale per una corretta, positiva ed efficace comunicazione.


Letture: 264 | Allegati: 0 | Commenti: 0
Aggiornato il 10-01-2020

Post per Categoria

Segui Ufficiomarketing.it sui social