Web, Internet e New media | di Sbertani
La sostanziale differenza tra Instagram e TikTok e quale piattaforma utilizzare per fare promozione
Instagram e TikTok sono due piattaforme social che permettono di pubblicare contenuti video, e quindi post, di forte impatto visivo sfruttando una comunicazione diretta ed immediata. A differenza di Facebook, che premia molto i contenuti testuali, e Linkedin, piattaforma per costruire relazioni professionali “one to one”, i due social protagonisti di questo post hanno investito tutto su immagini e video.
Ma quale utilizzare per le nostre attività promozionali in azienda? Intanto è importante sottolineare come TikTok non sia più la piattaforma “dei balletti”, il livello dei contenuti si è molto elevato e oggi viene utilizzata da un pubblico (utenti e content creator) di età anche avanzata. Di contro, anche Instagram si è evoluta ed oggi non è più la piattaforma dove condividere fotografie ma un luogo virtuale dove pubblicare contenuti video.
Per promuovere un brand, un bene o un servizio, la scelta della piattaforma è però fondamentale. Quale scegliere?
Innanzitutto la piattaforma deve essere, per età degli utenti e tipologie di contenuti, "in target": in questo caso Instagram annovera utenti di età leggermente più alta, in media 10 anni più adulti rispetto a quelli di TikTok, ma con una platea così grande è comunque facile trovare diverse età e categorie di persone di tutti i tipi.
La grande differenza tra Instagram e TikTok risiede invece nelle meccaniche che gestiscono la diffusione dei contenuti.
Nel caso di Instagram, i post pubblicati vengono visualizzati dal gruppo di utenti che ci seguono, in pratica i nostri follower. Sono proprio loro a decretare o meno il successo dei nostri contenuti promozionali, condividendoli di volta in volta e rendendoli pertanto "visibili" ad altri utenti non ancora collegati al nostro profilo aziendale. Il volume delle "condivisioni", cercando di semplificare, sarà il fattore che determinerà il ritorno della nostra campagna.
TikTok utilizza un altro approccio in quanto, tendenzialmente, sono pochi gli utenti che seguono i singoli creator di contenuti preferendo quelli suggeriti dalla piattaforma. Questi sono post selezionati sulla base di valutazioni e analisi che tengono conto, per esempio, dei "cuoricini" assegnati a video simili e dei tempi di visualizzazione: in pratica, degli interessi precedentemente espressi dagli utenti. Il nostro contenuto sarà pertanto mostrato ad un primo campione di utenti e, sulla base delle interazioni generate, verrà eventualmente premiato e quindi mostrato ad un numero sempre più elevato di utenti "in target". TikTok valuta proprio le interazioni e, a seconda dei risultati, provvederà a sospenderli o a spingerli sempre più in alto.
È facile intuire come TikTok permetta ai creator di lanciare dei contenuti verso un pubblico potenzialmente sempre nuovo.
Quindi cosa fare per le nostre attività di marketing? Avendo deciso di utilizzare queste tipologie di social network, Instagram ci permette di pubblicare contenuti rivolgendoci, almeno inizialmente, alla nostra più o meno ristretta cerchia di follower (un po' come avviene su Facebook): questo ci impone uno sforzo molto importante per attirare sempre nuovi follower. Non a caso viene molto utilizzata dalle imprese la tecnica della sponsorizzazione, sfruttando il bacino di follower di altri “influencer” già affermati e con molto seguito, attraverso i quali fare arrivare il messaggio. Instagram permette di conseguenza di costruire delle cerchie sociali molto solide basate sulla condivisione di contenuti.
TikTok, vista la sua peculiarità, ci permette invece di arrivare autonomamente a grandi volumi di utenti: importante è seguire le tendenze, essere creativi e attuare strategie di “call to action” in quanto un video, se non cattura subito l'attenzione e non genera una reazione immediata, viene immediatamente dimenticato e superato dal contenuto successivo. Con TikTok è più difficile costruire gruppi sociali ma permette di promuovere più facilmente attività online su altri canali.
A voi la scelta. Attenzione però: molto spesso capita di trovare pagine e profili che non rendono come dovrebbero. Il problema risiede proprio nel fatto che si è sbagliata la piattaforma o la si sta utilizzando in modo errato. Non è obbligatorio utilizzare i social network, ma è fondamentale scegliere quello giusto. In molti casi Linkedin, Facebook o YouTube possono essere altrettanto utili se non complementari o, addirittura, alternativi a seconda delle necessità e delle strategie di marketing da attuare.
Ma quale utilizzare per le nostre attività promozionali in azienda? Intanto è importante sottolineare come TikTok non sia più la piattaforma “dei balletti”, il livello dei contenuti si è molto elevato e oggi viene utilizzata da un pubblico (utenti e content creator) di età anche avanzata. Di contro, anche Instagram si è evoluta ed oggi non è più la piattaforma dove condividere fotografie ma un luogo virtuale dove pubblicare contenuti video.
Per promuovere un brand, un bene o un servizio, la scelta della piattaforma è però fondamentale. Quale scegliere?
Innanzitutto la piattaforma deve essere, per età degli utenti e tipologie di contenuti, "in target": in questo caso Instagram annovera utenti di età leggermente più alta, in media 10 anni più adulti rispetto a quelli di TikTok, ma con una platea così grande è comunque facile trovare diverse età e categorie di persone di tutti i tipi.
La grande differenza tra Instagram e TikTok risiede invece nelle meccaniche che gestiscono la diffusione dei contenuti.
Nel caso di Instagram, i post pubblicati vengono visualizzati dal gruppo di utenti che ci seguono, in pratica i nostri follower. Sono proprio loro a decretare o meno il successo dei nostri contenuti promozionali, condividendoli di volta in volta e rendendoli pertanto "visibili" ad altri utenti non ancora collegati al nostro profilo aziendale. Il volume delle "condivisioni", cercando di semplificare, sarà il fattore che determinerà il ritorno della nostra campagna.
TikTok utilizza un altro approccio in quanto, tendenzialmente, sono pochi gli utenti che seguono i singoli creator di contenuti preferendo quelli suggeriti dalla piattaforma. Questi sono post selezionati sulla base di valutazioni e analisi che tengono conto, per esempio, dei "cuoricini" assegnati a video simili e dei tempi di visualizzazione: in pratica, degli interessi precedentemente espressi dagli utenti. Il nostro contenuto sarà pertanto mostrato ad un primo campione di utenti e, sulla base delle interazioni generate, verrà eventualmente premiato e quindi mostrato ad un numero sempre più elevato di utenti "in target". TikTok valuta proprio le interazioni e, a seconda dei risultati, provvederà a sospenderli o a spingerli sempre più in alto.
È facile intuire come TikTok permetta ai creator di lanciare dei contenuti verso un pubblico potenzialmente sempre nuovo.
Quindi cosa fare per le nostre attività di marketing? Avendo deciso di utilizzare queste tipologie di social network, Instagram ci permette di pubblicare contenuti rivolgendoci, almeno inizialmente, alla nostra più o meno ristretta cerchia di follower (un po' come avviene su Facebook): questo ci impone uno sforzo molto importante per attirare sempre nuovi follower. Non a caso viene molto utilizzata dalle imprese la tecnica della sponsorizzazione, sfruttando il bacino di follower di altri “influencer” già affermati e con molto seguito, attraverso i quali fare arrivare il messaggio. Instagram permette di conseguenza di costruire delle cerchie sociali molto solide basate sulla condivisione di contenuti.
TikTok, vista la sua peculiarità, ci permette invece di arrivare autonomamente a grandi volumi di utenti: importante è seguire le tendenze, essere creativi e attuare strategie di “call to action” in quanto un video, se non cattura subito l'attenzione e non genera una reazione immediata, viene immediatamente dimenticato e superato dal contenuto successivo. Con TikTok è più difficile costruire gruppi sociali ma permette di promuovere più facilmente attività online su altri canali.
A voi la scelta. Attenzione però: molto spesso capita di trovare pagine e profili che non rendono come dovrebbero. Il problema risiede proprio nel fatto che si è sbagliata la piattaforma o la si sta utilizzando in modo errato. Non è obbligatorio utilizzare i social network, ma è fondamentale scegliere quello giusto. In molti casi Linkedin, Facebook o YouTube possono essere altrettanto utili se non complementari o, addirittura, alternativi a seconda delle necessità e delle strategie di marketing da attuare.
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Aggiornato il 28-10-2023