Strategia e Organizzazione | di Sbertani
La strategia del cambiamento: il pivoting
Da alcuni giorni si sta molto parlando del cambio del logo di Twitter e la più diffusa giustificazione di tale novità, leggendo i tanti commenti degli utenti, sarebbe da ricercare nell’egocentrismo del suo proprietario.
La risposta è sicuramente diversa e le motivazioni, secondo me, sono da ricercare nelle complesse dinamiche che concorrono nella gestione di un’impresa.
Eric Ries, imprenditore e autore del bestseller The Lean Startup, ci spiega che per creare e guidare un’impresa di successo, non serve fare piani complessi ma, partendo da un’idea con una strategia e applicando la metodologia ricorsiva: “Build - Measure - Learn”, saperla modificare nel tempo.
Applicando questa sequenza, l’azienda è difatti in grado di monitorare il suo andamento e, laddove si riveli necessario, potrà applicare dei cambiamenti al suo percorso precedentemente pianificato. A parità di mission e vision, quando l’azienda si trova a cambiare strategia sta facendo un’azione di “pivoting”.
Pivot è un termine che deriva dal gioco del basket e, nel gergo aziendale, sta a indicare il cambio di strategia per rendersi più interessanti ed efficaci sul mercato. Nel gioco del basket, il giocatore chiamato pivot è il più alto e gioca in posizione centrale: può cambiare schema e lato di gioco fungendo così da perno centrale del cambiamento.
Per fare azione di pivoting si possono percorrere diverse strade: per esempio cambiare il target dei clienti, passando ad un segmento obiettivo diverso e magari più interessante, cambiare le caratteristiche dell’offerta dei servizi o dei prodotti, cambiare il posizionamento e l’immagine aziendale o addirittura cambiare totalmente la strategia commerciale.
Probabilmente Elon Musk ha applicato una strategia di pivoting.
PS: con il termine “pivoting” di intende anche la modalità di un virus software di infettare altri computer: ma questa è un’altra storia.
La risposta è sicuramente diversa e le motivazioni, secondo me, sono da ricercare nelle complesse dinamiche che concorrono nella gestione di un’impresa.
Eric Ries, imprenditore e autore del bestseller The Lean Startup, ci spiega che per creare e guidare un’impresa di successo, non serve fare piani complessi ma, partendo da un’idea con una strategia e applicando la metodologia ricorsiva: “Build - Measure - Learn”, saperla modificare nel tempo.
Applicando questa sequenza, l’azienda è difatti in grado di monitorare il suo andamento e, laddove si riveli necessario, potrà applicare dei cambiamenti al suo percorso precedentemente pianificato. A parità di mission e vision, quando l’azienda si trova a cambiare strategia sta facendo un’azione di “pivoting”.
Pivot è un termine che deriva dal gioco del basket e, nel gergo aziendale, sta a indicare il cambio di strategia per rendersi più interessanti ed efficaci sul mercato. Nel gioco del basket, il giocatore chiamato pivot è il più alto e gioca in posizione centrale: può cambiare schema e lato di gioco fungendo così da perno centrale del cambiamento.
Per fare azione di pivoting si possono percorrere diverse strade: per esempio cambiare il target dei clienti, passando ad un segmento obiettivo diverso e magari più interessante, cambiare le caratteristiche dell’offerta dei servizi o dei prodotti, cambiare il posizionamento e l’immagine aziendale o addirittura cambiare totalmente la strategia commerciale.
Probabilmente Elon Musk ha applicato una strategia di pivoting.
PS: con il termine “pivoting” di intende anche la modalità di un virus software di infettare altri computer: ma questa è un’altra storia.
Letture: 477 | Allegati: 0
Aggiornato il 07-08-2023