Strategia e Organizzazione | di Sbertani
Come approcciare una nuova attività o un nuovo progetto mantenendo la rotta ben salda
Lavorare per raggiungere i nostri sospirati obiettivi è sempre molto difficile oltre che faticoso. Lavorare senza una precisa programmazione è anche pericoloso.
Prima di avviare un nuovo progetto è pertanto importate saperlo valutare per inserirlo correttamente all'interno della nostra scala delle priorità. Sbagliare ad assegnare le priorità, e quindi sbagliare programmazione, è però uno degli errori più facili da commettere.
Perché è facile sbagliare? Quando approcciamo una qualsiasi attività lavorativa lo facciamo tipicamente in due modi: con spirito di necessità oppure per passione. Sembra un concetto molto astratto o addirittura astruso ma fateci caso, sono due forti leve motivazionali sempre presenti. Saperle riconoscere e valutare ci permette di identificare al meglio le nostre priorità. Non è però semplice e l'aiuto di chi, magari, lavora con noi può rivelarsi utile.
Il problema nasce dal fatto che molto spesso le passioni ci rendono incapaci di valutare con serenità: siamo naturalmente portati a fare quello che ci piace fare. Nel mondo del lavoro però dobbiamo fare innanzitutto quello che serve, che funziona e garantisce redditività.
Prendiamo come esempio un primo progetto svolto per "necessità": con il tempo potrebbero farsi strada la routine e la monotona, capaci di condizionare il nostro apporto che potrebbe diventare sempre più stanco e insofferente. Iniziamo a non crederci più. Di contro prendiamo ad esempio una seconda attività che ci piace, ci stimola, ci coinvolge maggiormente tanto da iniziare ad affrontarla con gioia e partecipazione anche emotiva offrendo un grande valore aggiunto. Chi non vorrebbe investire il proprio tempo sul secondo progetto? Questo però ci porterebbe ad abbandonare progressivamente, e spesso inconsapevolmente, il primo. Siamo sicuri di fare la scelta giusta oltretutto se la prima attività ci garantisse di fatto la tanto ricercata solidità e stabilità economica?
Ogni qual volta che nasce un'intuizione sarebbe molto bello poter dire “lo faccio!” oppure “è una cosa interessante, partiamo!”. Dobbiamo invece imparare ad assegnare a questa intuizione la giusta priorità rispetto agli obiettivi di business della nostra azienda: definire un obiettivo, calcolare l'impegno per raggiungerlo, i costi da sostenere, il tempo da impiegare e i potenziali sviluppi futuri.
Quindi, per concludere, è importante sempre ricercare nuove strade facendoci guidare dalle nostre intuizioni, ma queste talvolta non bastano. Un business vincente si costruisce su solide basi dove l'approfondimento e la ricerca di dati informativi sono azioni fondamentali. Cambiare strada, abbandonando la vecchia, è estremamente rischioso se fatto senza una seria presa di coscienza sulle opportunità e minacce offerte dal mercato, ma soprattutto senza aver bene analizzato le nostre forze e debolezze che la nostra passione ci può fare confondere.
Molto meglio testare le nuove idee mantenendo però la concentrazione anche sulle attività più vecchie e consolidate, magari cercando di capire come migliorarle e trovando così nuovi stimoli.
Un piccolo suggerimento: se desideri lanciarti in una nuova avventura (nessuno può negartelo a parte l'eventuale titolare se contrario) imposta il lavoro approcciandolo come un progetto pilota. Assegna poi una priorità a tutte le varie attività che stai seguendo senza perderti nulla e riporta su una bella agenda tutte le cose da fare senza sovraccaricarti di lavoro. Poi ci risentiamo.
Prima di avviare un nuovo progetto è pertanto importate saperlo valutare per inserirlo correttamente all'interno della nostra scala delle priorità. Sbagliare ad assegnare le priorità, e quindi sbagliare programmazione, è però uno degli errori più facili da commettere.
Perché è facile sbagliare? Quando approcciamo una qualsiasi attività lavorativa lo facciamo tipicamente in due modi: con spirito di necessità oppure per passione. Sembra un concetto molto astratto o addirittura astruso ma fateci caso, sono due forti leve motivazionali sempre presenti. Saperle riconoscere e valutare ci permette di identificare al meglio le nostre priorità. Non è però semplice e l'aiuto di chi, magari, lavora con noi può rivelarsi utile.
Il problema nasce dal fatto che molto spesso le passioni ci rendono incapaci di valutare con serenità: siamo naturalmente portati a fare quello che ci piace fare. Nel mondo del lavoro però dobbiamo fare innanzitutto quello che serve, che funziona e garantisce redditività.
Prendiamo come esempio un primo progetto svolto per "necessità": con il tempo potrebbero farsi strada la routine e la monotona, capaci di condizionare il nostro apporto che potrebbe diventare sempre più stanco e insofferente. Iniziamo a non crederci più. Di contro prendiamo ad esempio una seconda attività che ci piace, ci stimola, ci coinvolge maggiormente tanto da iniziare ad affrontarla con gioia e partecipazione anche emotiva offrendo un grande valore aggiunto. Chi non vorrebbe investire il proprio tempo sul secondo progetto? Questo però ci porterebbe ad abbandonare progressivamente, e spesso inconsapevolmente, il primo. Siamo sicuri di fare la scelta giusta oltretutto se la prima attività ci garantisse di fatto la tanto ricercata solidità e stabilità economica?
Ogni qual volta che nasce un'intuizione sarebbe molto bello poter dire “lo faccio!” oppure “è una cosa interessante, partiamo!”. Dobbiamo invece imparare ad assegnare a questa intuizione la giusta priorità rispetto agli obiettivi di business della nostra azienda: definire un obiettivo, calcolare l'impegno per raggiungerlo, i costi da sostenere, il tempo da impiegare e i potenziali sviluppi futuri.
Quindi, per concludere, è importante sempre ricercare nuove strade facendoci guidare dalle nostre intuizioni, ma queste talvolta non bastano. Un business vincente si costruisce su solide basi dove l'approfondimento e la ricerca di dati informativi sono azioni fondamentali. Cambiare strada, abbandonando la vecchia, è estremamente rischioso se fatto senza una seria presa di coscienza sulle opportunità e minacce offerte dal mercato, ma soprattutto senza aver bene analizzato le nostre forze e debolezze che la nostra passione ci può fare confondere.
Molto meglio testare le nuove idee mantenendo però la concentrazione anche sulle attività più vecchie e consolidate, magari cercando di capire come migliorarle e trovando così nuovi stimoli.
Un piccolo suggerimento: se desideri lanciarti in una nuova avventura (nessuno può negartelo a parte l'eventuale titolare se contrario) imposta il lavoro approcciandolo come un progetto pilota. Assegna poi una priorità a tutte le varie attività che stai seguendo senza perderti nulla e riporta su una bella agenda tutte le cose da fare senza sovraccaricarti di lavoro. Poi ci risentiamo.
Letture: 669 | Allegati: 0
Aggiornato il 15-12-2021