Marketing e Comunicazione | Post di Sbertani
Le difficoltà nel fare marketing in ambito sportivo
Occuparsi di marketing in ambito sportivo non è cosa semplice.
E' un lavoro difficile che necessita di una precisa competenza: quella di saper coniugare esigenze imprenditoriali con l'antica passione sportiva dei tifosi, clienti che vivono di emozioni. Prendo come esempio il restyling grafico dei logo ufficiali di Juventus ed Inter e le reazioni non proprio “leggere” di una parte della tifoseria che hanno visto il cambio come un attentato di lesa maestà.
In effetti toccare certe leve, che poi sono le attività più classiche che deve svolgere un marketing manager moderno, espone al rischio di toccare corde sensibili e quindi indispettire il tifoso romantico. Il tifoso è però un cliente.
Per operare nel mondo dello sport non basta pertanto conoscere il marketing e applicare oggettive metodologie operative. Certe scelte, spesso “obbligatorie” per rimanere al passo con i tempi e soddisfare le necessità imprenditoriali delle società sportive, possono deludere le aspettative dei nostri “clienti” mettendoci in chiara difficoltà.
La capacità di coniugare i vari “punti di vista” si ottiene solo "vivendo” l'ambiente, calandosi nell'arena e cercando di comprendere e quindi gestire al meglio anche la passione sportiva. Facendo sintesi. Da qui iniziative studiate proprio con l'obiettivo del coinvolgimento, puntando a sentimenti di appartenenza al gruppo di "Maslowiana" memoria.
Sapere argomentare scelte apparentemente avverse con empatia e onestà intellettuale, puntando all'aggregazione e alla condivisione degli obiettivi, è la giusta ricetta.
Non è forse per tutti, ma la sfida è sicuramente più affascinante.
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Aggiornato il 10-04-2021
