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Marketing e Comunicazione | di Sbertani

Una strategia vincente per un progetto di comunicazione b2b

Lavorando con piccole e grandi imprese, mi capita quotidianamente di osservare le varie strategie di comunicazione che vengono applicate da chi, sulla base dei propri obiettivi, comunica sulle riviste e sul web. Parlo principalmente di comunicazione Trade e quindi di B2B.

Tenendo conto che ogni scelta è rispettabile e incontestabile, e che spesso “vediamo” solo una piccola parte di campagne molto più ampie e complesse, proviamo ad analizzare due approcci ben definiti che portano, spesso, anche a risultati ben diversi.

Il primo è quello del tipo “ho bisogno di tre pagine pubblicitarie e tre redazionali, quando costa?”. Il secondo “ho questo budget, ho questo obiettivo, cosa è possibile fare?”.

Certamente sono due approcci legittimi e uno non è certamente migliore dell’altro. Una cosa però possiamo dirla: dipende anche un pochino a chi ci stiamo rivolgendo. Ad un classico editore oppure ad una società con un chiaro approccio consulenziale?

Qui in effetti sta la differenza: capire innanzitutto chi è il nostro interlocutore.

Oggi molti editori applicano infatti una metodica commerciale molto vicina a quella del consulente di comunicazione: sulla base degli input che arrivano dal cliente propongono opportunità attraverso percorsi di comunicazione - piccoli progetti - in grado di fare ottenere al cliente il massimo di visibilità a seconda del budget di spesa. Questo approccio permette di costruire piccoli piani editoriali su misura che possono coinvolgere sia la parte cosiddetta cartacea (printed) sia la parte digital (se prevista) attraverso azioni di comunicazione coordinate e calendarizzate nel tempo.

Anche piccoli budget, in questo modo, possono ottenere ottimi risultati, senza dimenticare che il nostro investimento verrà ottimizzato tenendo conto anche di eventuali strategie aziendali molto più grandi e complesse. Un grande progetto che si compone di più piccoli progetti coordinati e complementari tra loro.

Certamente l’approccio più semplice è acquistare lo spazio che mi serve: ma perché non ottimizzarlo sulla base delle opportunità - magari esclusive - che il mio interlocutore potrebbe offrirmi vista la sua competenza specifica e magari la sua multicanalità?

Il consiglio è pertanto quello di domandarsi chi è il nostro interlocutore e se ci sta proponendo servizi “a catalogo” oppure se approccia la nostra esigenza da consulente, mettendosi al nostro fianco. Potremmo anche scoprire opportunità che altrimenti, con il classico approccio standard, potrebbero sfuggire alla nostra attenzione, perdendo un’occasione.

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Aggiornato il 15-12-2022

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