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Marketing e Comunicazione | Post di Sbertani

L'importanza di dare valore alle competenze delle altre persone

Avevo preparato questo post con l'idea di pubblicarlo nel caso di bisogno, in mancanza di idee o nuovi argomenti da trattare. Fortunatamente, nel settore del marketing e della comunicazione i temi sono veramente tanti e le diverse angolazioni con le quali è possibile osservarli, e il loro campo di applicazione, li rende praticamente infiniti.

Devo però dire, osservando il mondo che mi circonda, come il fastidioso vizio di svilire le competenze degli altri sia diventato oggi un vero problema. In molti casi una vera emergenza, forse a causa dei social, che non ci hanno certamente insegnato a riflettere prima di dare la nostra opinione.

L'accesso libero a tutta una serie di informazioni usufruibili attraverso strumenti semplici, anche se spesso poco attendibili, ha certamente illuso le persone di essere in grado di acquisire e comprendere in poco tempo materie molto complesse senza l'aiuto di intermediari (leggi consulenti). La semplificazione di qualsiasi materia ha poi contribuito a banalizzare qualsiasi suo aspetto, nascondendo quello che poi è veramente importante. Il tutto regalando l'illusione di avere certezze su qualsiasi cosa, abitandoci ad affrontare il mondo con grande superficialità ed arroganza.

Porto come esempio, come faccio sempre cercando di semplificare, la scelta di uno stile o di un layout di una campagna promozionale. Basta guardare l'advertising per fare scattare tutta una serie di considerazioni che, quasi sempre, sfociano nel classico: "hanno sbagliato" oppure "non mi piace fatto così". Colore troppo scuro, troppo chiaro, lo slogan troppo lungo o troppo diretto e via discorrendo fino al fatidico "a me non piace".

Per carità, nessuno è infallibile, e quando si sbaglia è giusto dirlo ed ammetterlo. Inoltre il diritto di critica deve essere preservato. Ma qui il discorso è diverso: se in occasione di una campagna media venisse proposto di utilizzare il verde, qualcuno direbbe certamente che sarebbe stato meglio utilizzare il rosso. Se venisse utilizzato il rosso, allora il blu diventerebbe il colore sul quale puntare. Valutazioni sulla base del gusto personale ignorando che anche nella scelta di un "semplice" colore esistono studi specifici e case history diversi settore per settore. Perché non fidarsi di chi ha già avuto esperienza in quell'ambito?

Un altro esempio è il classico approccio sui social del tipo: "secondo me non può funzionare". Non è possibile dare un parere serio se non dopo esserci alzati dalla nostra comoda poltrona, avere approfondito il tema, verificato da dove si parte e dove si vorrebbe arrivare, eseguita una seppur rapida lettura del piano strategico e del piano operativo di marketing (se esiste), magari effettuando che una semplice analisi della concorrenza.

Cosa voglio dire: dietro ad un progetto, qualsiasi possa essere, c'è sempre una persona, o un team, che ha fatto una scelta e adottato una strategia. Una scelta, e quindi una strategia, che tiene conto di diversi aspetti che nella maggioranza dei casi chi giudica nemmeno immagina. Vuoi perché si parla di mestieri diversi, vuoi perché non si conoscono nel dettaglio le regole che governano una particolare attività.

Le scelte nascono sempre da una serie di esperienze pregresse che sono la somma di studio, sperimentazioni, analisi comparative, ricerche di mercato, marketing, tecniche comunicative, prove ed esperienze dirette. L'insieme si chiama "competenze".

Un prodotto può anche non piacermi, ma se "vende" vuol dire che è perfetto così.

Parlando di collaboratori, bisogna dire che un'impresa, generalmente, si compone di una parte "produttiva", una parte "commerciale" e una parte "amministrativa", ognuna con una sua competenza specifica. Non dare valore anche solo ad una di queste competenze significa non avere compreso quale sia il vero ruolo dell'imprenditore. Su questo specifico aspetto mi prendo però l'impegno di scrivere quanto prima uno specifico post.

Concludendo, se iniziassimo a dare maggiore valore alle competenze degli altri potremmo trarne sicuramente vantaggio. Potremmo imparare qualcosa di nuovo e scoprire, magari, un diverso approccio che potrebbe anche cambiare in meglio la nostra vita professionale. Che poi, detto tra noi, quando sono gli altri a giudicare le nostre scelte siamo i primi ad arrabbiarci. Non è forse vero?


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Aggiornato il 12-10-2022

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