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Società e Persone | Post di Sbertani

Quando una critica è opportuna o può diventare dannosa per noi e per gli altri

Criticare un atteggiamento, un prodotto oppure un servizio ricevuto è certamente un comportamento normale: siamo portati quotidianamente a giudicare, una persona oppure il suo lavoro, e lo facciamo ragionevolmente con senso critico costruttivo.

L’esercizio di critica (positiva o negativa non importa) non è solamente un diritto, ma anche un valido strumento per migliorare e migliorarci. Ascoltare le critiche, per chi le riceve, è un approccio utile che dimostra grande apertura mentale.

Ma è sempre così? Purtroppo no, molto spesso il giudizio delle persone è condizionato da fattori emozionali diversi: gelosia, costrutti, bias cognitivi, desiderio di primeggiare o semplice strategia. Per fare valere una nostra idea, un ruolo oppure uno status quo, potremmo cadere nell’errore di esprimere delle critiche negative tirando in ballo questioni diverse e spesso del tutto marginali. L’intento e convicere gli altri e portarli dalla nostra parte e, maggiore sarà il bisogno di far valere il nostro pensiero, più tenderemo ad estremizzare ed esagerare i giudizi, fino ad arrivare ad atteggiamenti tipici della manipolazione.

Ci esporremo però a facili critiche da parte di chi ci ascolta - e osserva - con lucidità, finendo per apparire inaffidabili, contradittori e in casi estremi anche fastidiosi, minando quella stima che tanto avevamo faticato a guadagnare nel tempo.

Prestando un poco di attenzione in più, è difatti facile “capire” questi atteggiamenti ed evidenziare le varie contraddizioni. Chi ci ascolta, nel mondo lavorativo magari ha anche potere decisionale, potrebbe essere abituato a filtrare le informazioni che riceve.

Ricordiamo poi che incidono anche aspetti esperienziali, culturali e, non per ultimi, la maturità e lo studio, che permettono alle persone di guardare alle varie questioni da un diverso e più alto punto di osservazione rispetto al nostro: comprendendo con facilità le nostre forzature.

Pertanto, pollice in su per le critiche costruttive e pollice in giù per tutto il resto: a vantaggio anche della nostra serenità.


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Aggiornato il 22-08-2023

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