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Marketing e Comunicazione | Post di Sbertani

E' il marketing che condiziona le nostre convinzioni?

In tempi non sospetti mi capitò, studiando marketing, di imparare una definizione molto interessante che al momento consideravo pura teoria: "il bravo esperto di marketing è colui che trova uno spazio libero nel mercato, che occupa per espandere il proprio business”.

Questa definizione, oggi, spiega certi fenomeni apparentemente inspiegabili. Parlo di movimenti di pensiero a favore di “medicine alternative”, clienti disposti ad acquistare prodotti più cari perché coltivati con tecniche “dinamiche”, la diffusione dell’omeopatia, della magia, l’adesione ad alcune offerte commerciali “creative”, credere ai complottisti e molto altro ancora.

Per spiegare questi fenomeni dobbiamo semplicemente fare riferimento a semplici tecniche di marketing applicate da grandi geni e talentuosi osservatori della società. Non che le tecniche di marketing siano negative, ci mancherebbe altro. Come in tanti altri campi, è come vengono usate che fa la differenza. Importante è non nascondersi dietro un dito: l’obiettivo è sempre e comunque vendere un prodotto o un’idea.

Come fare? Per prima cosa studiare il mercato cercando d'individuare un preciso “segmento di popolazione” sufficientemente eterogeneo, ampio e potenzialmente sensibile alla nostra offerta. Il suddetto “spazio libero nel mercato” si trova stimolando un bisogno latente inespresso che sarà poi soddisfatto da una soluzione, magari la nostra.

Ci saremmo mai immaginati, anni fa, che avremmo speso 500€ ogni due anni di media per un telefono portatile? O che addirittura avremmo avuto un telefono portatile? Oppure che avremmo pagato più cara la frutta o la verdura al supermercato perché BIO?

Identifico un target, identifico un bisogno, faccio leva su questo bisogno per vendere il mio prodotto.


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Pubblicato il 23-10-2019

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