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Strategia e Organizzazione | di Sbertani

Lo spirito di squadra: dal calcio una grande lezione

Questa domenica avevo in mente di scrivere un post diverso, dedicato al concetto del "giusto e sbagliato" nel marketing. Invece, avendo vissuto in diretta l'incidente occorso al giocatore della Danimarca e dell'Inter Christian Eriksen, ho deciso di cambiare argomento, dedicando questo post ad un concetto spesso colpevolmente sotto valutato anche nel mondo del lavoro. Parlo dello spirito di squadra.

La squadra, il team, è paragonabile ad un organismo che per funzionare al meglio deve poter fare affidamento ad ogni singolo componente che al suo interno opera in coordinamento. Ogni ruolo è importante e complementare ad un altro mentre il cosiddetto "capo" svolge il ruolo di "linker", di coordinatore, punto di giunzione, collante. In pratica come il capitano della Danimarca che ha prestato soccorso al compagno in pericolo e lo ha protetto insieme a tutta la squadra. Due valori fondanti e quindi fondamentali per un team virtuoso.

Quando però lo spirito di squadra viene meno cominciano i problemi.
I segnali ai quali prestare particolare attenzione sono principalmente tre:
1) Indipendentemente dell'incarico, quando le persone lavorano con lo scopo di primeggiare sugli altri al grido "prima io del gruppo", cercando di garantirsi il proprio spazio e la propria autonomina individuale;
2) Quando troviamo personaggi - sia operativi ma anche dirigenti - premiare le competenze esterne rispetto a quelle espresse internamente da colleghi e staff;
3) Quando invece di proteggere il gruppo verso minacce e pericoli esterni si lascia il team o il singolo componente alla berlina pensando cosi di salvarci o risultare i migliori di tutti.

In questi casi siamo in presenza di un team "malato". La soluzione? allontanare la fonte del malanno. Come ha difatti dimostrato l'incidente occorso al giocatore danese, lo spirito di squadra permette di ottenere risultati incredibili. La mancanza ci porta dritto al disastro.

Ogni membro di un team virtuoso sa soccorrere un compagno, supportarlo, promuoverlo e nel caso aiutarlo a superare le difficoltà. Una vera squadra sa proteggersi e fare muro contro le interferenze e i pericoli esterni.

Se questo non succede, "Houston abbiamo un problema".

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Aggiornato il 14-06-2021

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