Marketing e Comunicazione | Post di Sbertani
Il futuro del marketing: tra autenticità e superficialità sui social
I massimi esperti di marketing a livello mondiale concordano su un principio essenziale: il futuro del marketing sarà governato da autenticità, trasparenza e dalla capacità di trasmettere valori reali.
Tra questi, Seth Godin, uno dei più influenti pensatori del settore, afferma che il marketing non consiste più nel cercare di attirare l’attenzione a tutti i costi, ma nel creare un cambiamento significativo nelle persone. Questo significa costruire relazioni autentiche con il pubblico e comunicare in modo genuino, senza artifici né manipolazioni.
Questa visione del marketing del futuro, però, si scontra con una realtà che emerge con forza sui social media. Sempre più spesso, infatti, i contenuti proposti da alcuni content creator puntano esclusivamente a generare interazioni rapide e numeri facili senza un reale legame con il pubblico o con il brand che rappresentano.
La contraddizione dei social: superficialità e risultati effimeri
In un contesto in cui autenticità e trasparenza sono il cuore del marketing, molti creators sembrano stranamente seguire una direzione opposta, che cerca di sfruttare argomenti popolari e immagini spesso prive di sostanza, generate automaticamente con applicazioni di intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo è certamente accumulare “like”, commenti e condivisioni, ma questi numeri si traducono poi in un valore duraturo per loro o per il brand che vogliono rappresentare?
Questo approccio presenta due gravi limiti. Da un lato, rende il messaggio effimero: i contenuti che si affidano solo alla viralità difficilmente costruiscono un’identità solida per il brand. Dall’altro, compromette la percezione del pubblico, che oggi è sempre più abile nel distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è artificiale.
Chi si affida a queste strategie spesso dimentica che il marketing non è una questione di numeri, ma di relazioni. Utilizzare immagini o argomenti popolari solo per cavalcare un trend non aiuta a creare un brand basato su competenza, valori e qualità. Al contrario, favorisce una percezione del brand come poco autentico e opportunista.
I grandi esperti ci ricordano che il marketing non è uno strumento per impressionare, ma per creare un impatto significativo. Sono due cose estremamente diverse. Come dice Godin: “Il marketing è l’arte di raccontare storie che il tuo pubblico vuole ascoltare”. Queste storie devono essere vere, rilevanti e in linea con i valori del brand.
Spesso invece viene utilizzata una narrazione per impressionare un pubblico particolare, quello "impressionabile" e quindi capace di regalarci con facilità un "like", ma che non rientra nel cosiddetto target obiettivo del nostro prodotto o servizio.
In occasione della fine dell’anno, ho pensato di lanciare questa riflessione sul reale ruolo dei social media nel marketing. L’autenticità e la trasparenza non sono solo valori etici, ma anche strumenti efficaci per costruire fiducia e creare un legame duraturo con il pubblico. Oggi alla base, guarda caso, anche delle nuove politiche SEO.
Buoni propositi e un augurio sincero per il 2025
Spero davvero che il 2025 possa rappresentare un punto di svolta. Un anno in cui sempre più aziende e content creator decidano di investire seriamente in contenuti autentici e di valore, seguendo l’esempio e le indicazioni dei grandi esperti di marketing. Solo puntando sulla qualità e sulla trasparenza si potranno costruire relazioni solide e durature con i propri clienti e stakeholder.
Il futuro del marketing non appartiene a chi insegue il successo immediato, sparando contenuti "acchiappa click", ma a chi costruisce un rapporto di fiducia autentica con il proprio pubblico.
Tra questi, Seth Godin, uno dei più influenti pensatori del settore, afferma che il marketing non consiste più nel cercare di attirare l’attenzione a tutti i costi, ma nel creare un cambiamento significativo nelle persone. Questo significa costruire relazioni autentiche con il pubblico e comunicare in modo genuino, senza artifici né manipolazioni.
Questa visione del marketing del futuro, però, si scontra con una realtà che emerge con forza sui social media. Sempre più spesso, infatti, i contenuti proposti da alcuni content creator puntano esclusivamente a generare interazioni rapide e numeri facili senza un reale legame con il pubblico o con il brand che rappresentano.
La contraddizione dei social: superficialità e risultati effimeri
In un contesto in cui autenticità e trasparenza sono il cuore del marketing, molti creators sembrano stranamente seguire una direzione opposta, che cerca di sfruttare argomenti popolari e immagini spesso prive di sostanza, generate automaticamente con applicazioni di intelligenza artificiale generativa. L’obiettivo è certamente accumulare “like”, commenti e condivisioni, ma questi numeri si traducono poi in un valore duraturo per loro o per il brand che vogliono rappresentare?
Questo approccio presenta due gravi limiti. Da un lato, rende il messaggio effimero: i contenuti che si affidano solo alla viralità difficilmente costruiscono un’identità solida per il brand. Dall’altro, compromette la percezione del pubblico, che oggi è sempre più abile nel distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è artificiale.
Chi si affida a queste strategie spesso dimentica che il marketing non è una questione di numeri, ma di relazioni. Utilizzare immagini o argomenti popolari solo per cavalcare un trend non aiuta a creare un brand basato su competenza, valori e qualità. Al contrario, favorisce una percezione del brand come poco autentico e opportunista.
I grandi esperti ci ricordano che il marketing non è uno strumento per impressionare, ma per creare un impatto significativo. Sono due cose estremamente diverse. Come dice Godin: “Il marketing è l’arte di raccontare storie che il tuo pubblico vuole ascoltare”. Queste storie devono essere vere, rilevanti e in linea con i valori del brand.
Spesso invece viene utilizzata una narrazione per impressionare un pubblico particolare, quello "impressionabile" e quindi capace di regalarci con facilità un "like", ma che non rientra nel cosiddetto target obiettivo del nostro prodotto o servizio.
In occasione della fine dell’anno, ho pensato di lanciare questa riflessione sul reale ruolo dei social media nel marketing. L’autenticità e la trasparenza non sono solo valori etici, ma anche strumenti efficaci per costruire fiducia e creare un legame duraturo con il pubblico. Oggi alla base, guarda caso, anche delle nuove politiche SEO.
Buoni propositi e un augurio sincero per il 2025
Spero davvero che il 2025 possa rappresentare un punto di svolta. Un anno in cui sempre più aziende e content creator decidano di investire seriamente in contenuti autentici e di valore, seguendo l’esempio e le indicazioni dei grandi esperti di marketing. Solo puntando sulla qualità e sulla trasparenza si potranno costruire relazioni solide e durature con i propri clienti e stakeholder.
Il futuro del marketing non appartiene a chi insegue il successo immediato, sparando contenuti "acchiappa click", ma a chi costruisce un rapporto di fiducia autentica con il proprio pubblico.
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Aggiornato il 30-12-2024