Marketing e Comunicazione | di Sbertani
Il rischio di restare fermi: perché tagliare marketing e comunicazione è una scelta pericolosa
Sotto la pressione di ridurre i costi, spesso molte aziende scelgono di tagliare gli investimenti in comunicazione e marketing. Questa decisione, apparentemente razionale nel breve termine, rischia però di avere conseguenze drammatiche sulla visibilità, sulla rilevanza del marchio e, soprattutto, sulla capacità dell’azienda di mantenere e conquistare nuove quote di mercato. E quindi di risollevarsi.
Tagliare gli investimenti in comunicazione significa, in primo luogo, abbandonare il dialogo continuo con i propri clienti.
Il marketing non è solo uno strumento per promuovere prodotti o servizi, ma rappresenta il ponte che collega l’azienda al suo pubblico. È attraverso la comunicazione che si costruiscono fiducia e relazioni solide, elementi imprescindibili per ogni business.
Interrompere questa relazione, che non può essere gestita dalla sola forza vendite spesso affidata a soggetti esterni e plurimandatari, non solo indebolisce il posizionamento del brand, ma apre un pericoloso spazio ai concorrenti, pronti a cogliere ogni occasione per conquistare clienti insoddisfatti o indecisi.
Non va dimenticato che il marketing rappresenta il carburante della forza vendita.
Ogni nuova relazione costruita attraversoi le campagne, ogni contatto generato e ogni messaggio diffuso diventano opportunità concrete che i team commerciali possono trasformare in nuovi affari.
Senza il supporto strategico del marketing, la forza vendita perde strumenti fondamentali per agire in modo efficace, rischiando di trovarsi isolata in un mercato sempre più competitivo.
Il termine “Marketing”, nella sua essenza, significa letteralmente “andare verso il mercato”.
Quando questo movimento si arresta, l’azienda si ritrova a fare un passo indietro, restando ferma ad aspettare che il mercato si muova verso di lei. In una realtà dinamica, questa staticità equivale a perdere terreno e potenzialmente a fallire.
Al contrario, continuare a investire - anche poco - in comunicazione, permette di rafforzare la percezione del brand, mantenere viva l’attenzione del pubblico e trasmettere il messaggio che l’azienda è solida, presente e pronta ad affrontare le sfide.
Qual è la ricetta giusta?
In tempi di incertezza, le aziende che continuano a investire in comunicazione e marketing non solo proteggono il loro posizionamento, ma si pongono in una posizione di vantaggio rispetto ad altri che non lo fanno.
Chi riesce a mantenere viva la propria presenza viene percepito come un leader di settore, consolidando la propria reputazione e rafforzando le relazioni con i clienti esistenti, mentre conquista nuovi spazi lasciati liberi da chi ha scelto altre strade meno lungimiranti.
Rinunciare al marketing e a comunicare significa, quindi, rinunciare al futuro. È una scelta che può sembrare conveniente nell’immediato, ma che rischia di compromettere seriamente la capacità dell’azienda di crescere e competere nel lungo termine.
Investire nella relazione con il cliente, anche e soprattutto in momenti difficili, è ciò che distingue un brand resiliente da uno destinato a perdere.
Tagliare gli investimenti in comunicazione significa, in primo luogo, abbandonare il dialogo continuo con i propri clienti.
Il marketing non è solo uno strumento per promuovere prodotti o servizi, ma rappresenta il ponte che collega l’azienda al suo pubblico. È attraverso la comunicazione che si costruiscono fiducia e relazioni solide, elementi imprescindibili per ogni business.
Interrompere questa relazione, che non può essere gestita dalla sola forza vendite spesso affidata a soggetti esterni e plurimandatari, non solo indebolisce il posizionamento del brand, ma apre un pericoloso spazio ai concorrenti, pronti a cogliere ogni occasione per conquistare clienti insoddisfatti o indecisi.
Non va dimenticato che il marketing rappresenta il carburante della forza vendita.
Ogni nuova relazione costruita attraversoi le campagne, ogni contatto generato e ogni messaggio diffuso diventano opportunità concrete che i team commerciali possono trasformare in nuovi affari.
Senza il supporto strategico del marketing, la forza vendita perde strumenti fondamentali per agire in modo efficace, rischiando di trovarsi isolata in un mercato sempre più competitivo.
Il termine “Marketing”, nella sua essenza, significa letteralmente “andare verso il mercato”.
Quando questo movimento si arresta, l’azienda si ritrova a fare un passo indietro, restando ferma ad aspettare che il mercato si muova verso di lei. In una realtà dinamica, questa staticità equivale a perdere terreno e potenzialmente a fallire.
Al contrario, continuare a investire - anche poco - in comunicazione, permette di rafforzare la percezione del brand, mantenere viva l’attenzione del pubblico e trasmettere il messaggio che l’azienda è solida, presente e pronta ad affrontare le sfide.
Qual è la ricetta giusta?
In tempi di incertezza, le aziende che continuano a investire in comunicazione e marketing non solo proteggono il loro posizionamento, ma si pongono in una posizione di vantaggio rispetto ad altri che non lo fanno.
Chi riesce a mantenere viva la propria presenza viene percepito come un leader di settore, consolidando la propria reputazione e rafforzando le relazioni con i clienti esistenti, mentre conquista nuovi spazi lasciati liberi da chi ha scelto altre strade meno lungimiranti.
Rinunciare al marketing e a comunicare significa, quindi, rinunciare al futuro. È una scelta che può sembrare conveniente nell’immediato, ma che rischia di compromettere seriamente la capacità dell’azienda di crescere e competere nel lungo termine.
Investire nella relazione con il cliente, anche e soprattutto in momenti difficili, è ciò che distingue un brand resiliente da uno destinato a perdere.
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Aggiornato il 12-11-2024