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Marketing e Comunicazione | di Sbertani

Cattura l'attenzione, conquista la mente: come creare una pubblicità indimenticabile

Hai mai notato come, nonostante il costante bombardamento di pubblicità, alcune riescano a rimanere impresse nella nostra memoria mentre altre svaniscono senza lasciare traccia?

Questo fenomeno ha molto a che vedere con la memoria selettiva, un meccanismo che il nostro cervello usa per filtrare le informazioni più rilevanti, lasciando fuori quelle che ritiene meno importanti. È un sistema di difesa che ci protegge dall’eccesso di stimoli e informazioni, aiutandoci a focalizzare l’attenzione solo su ciò che percepiamo come significativo.

Cos’è la memoria selettiva e come funziona?

Immaginiamo di trovarci in una festa affollata, circondati da conversazioni. Anche se molte persone parlano, il nostro cervello sceglie su quali voci concentrarsi, filtrando automaticamente per esempio i rumori di sottofondo.

Questo è, in essenza, ciò che fa la nostra mente quando processa le informazioni in ingresso e quindi anche le pubblicità. Tiene conto dei nostri interessi personali, delle emozioni suscitate in noi, della frequenza con la quale veniamo colpiti e, non meno importante, anche le novità che ci comunica.

Siamo infatti più propensi a ricordare qualcosa che ci interessa direttamente, che ci coinvolge emotivamente o che ci sorprende per la sua originalità. Le esperienze cariche di emozione tendono a restare più a lungo impresse nella nostra memoria, proprio come quelle che ci vengono ripetute più volte. Gli stimoli nuovi, invece, ci colpiscono perché spezzano la monotonia delle informazioni che già conosciamo, costringendo la nostra attenzione a soffermarsi su di essi.

Dalla memoria a breve termine alla memoria a lungo termine.

Per rendere una pubblicità davvero memorabile, bisogna fare in modo che il messaggio pubblicitario superi il filtro della memoria selettiva, passando dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine (cercando di semplificare).

La memoria a breve termine è quella che ci permette di ricordare per pochi istanti informazioni di poco rilievo. Ad esempio, vi è mai capitato di dimenticare la strada appena percorsa in auto, o di non ricordare un numero di telefono pochi secondi dopo averlo annotato? Se memorizzare la strada o quel numero di telefono non viene ritenuto importante, il cervello dopo un paio di secondi li cancella.

Ma come si fa, pertanto, a rendere un annuncio indimenticabile?

Innanzitutto, la pubblicità deve essere originale e sorprendente, capace di spiccare in un mondo saturo di informazioni.

Deve riuscire a catturare immediatamente l’attenzione, suscitando curiosità o stupore. Inoltre deve essere emotivamente coinvolgente, cioè capace di creare una connessione emotiva con il pubblico, il target per essere precisi, in modo da restare impressa e associata al prodotto o al marchio in quel momento promosso.

La semplicità è un altro elemento chiave.

Una buona pubblicità deve essere facile da ricordare. Deve portare un messaggio chiaro e conciso, sostenuto da immagini o suoni distintivi ma coerenti. Infine, il messaggio deve essere rilevante, cioè capace di rispondere a un bisogno reale e specifico nel destinatario, mantenendo una chiarezza generale evitando di disperdere l’attenzione su troppi concetti.

Un buon esempio? Su tutte le campagne sociali, che spesso utilizzano immagini potenti e messaggi che toccano corde emotive profonde per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di grande importanza. Questi messaggi restano impressi perché riescono a creare un legame diretto tra l’esperienza emotiva e la causa trattata.

In definitiva, per creare una pubblicità davvero efficace, è essenziale comprendere come funziona la nostra mente e sfruttare i meccanismi che governano la memoria. La chiave del successo sta nel saper catturare l’attenzione del pubblico in un modo che risuoni con le sue emozioni e necessità. Una pubblicità non deve solo vendere un prodotto: deve creare un’esperienza, un legame emotivo, capace di lasciare un segno nella mente dei consumatori.

È proprio questo legame che farà sì che il messaggio pubblicitario non venga dimenticato. Poi cercheremo di capire, nel caso l'obiettivo fosse generare del business, come convertire questo risultato in opportunità tangibili.

Hai esempi di campagne che ti sono rimaste particolarmente impresse? Cosa le ha rese memorabili secondo te?

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Aggiornato il 19-10-2024

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