logo Ufficiomarketing.it
MENU

Marketing e Comunicazione | Post di Sbertani

Le unità di misura editoriali: cosa sapere quando si scrive e invia un articolo o un comunicato stampa

Vi è mai capitato di dover scrivere un testo di un articolo, di un comunicato oppure una breve relazione da inviare ad un media? In molti casi la redazione ci comunica preventivamente le specifiche alle quali attenerci.

Tralasciando in questo caso le immagini, alle quali dedicheremo un post specifico a breve, quando si parla di testo ci dobbiamo attenere alle cosiddette "unità di misura editoriali": caratteri, parole e cartelle.

Partiamo dalle cartelle, molto spesso erroneamente confuse con le pagine. Una pagina non può essere considerata come unità di misura in quanto condizionata dal tipo di carattere utilizzato, dalla sua dimensione, dall'interlinea, dalle righe lasciate libere eccetera. Come unità di misura si adotta pertanto la cartella che, nell’editoria, indica la lunghezza di un elaborato, indipendentemente dal carattere, dalle parole e dalla formattazione utilizzata. Una cartella corrisponde a 1800 battute.

Ma cosa sono le battute? Spesso vengono confuse con le lettere. Le battute in effetti tengono conto delle volte che premiamo un tasto sulla nostra tastiera, compresi gli spazi (generalmente viene richiesto un numero di battute "spazi inclusi", mentre raramente con "spazi esclusi").
Siccome una cartella equivale a 1800 battute, dividendo il numero totale per 1800 otterremo il numero di cartelle che compongono il nostro lavoro.

A livello pratico è consigliabile partire da un file di base nel quale abbiamo già definito il font utilizzato, la sua dimensione e l'interlinea. Prendendo come esempio il programma di videoscrittura Microsoft Word, potremmo predisporre un file di base scegliendo come font un "Arial" o un "Calibri" evitando di utilizzare font rari e poco leggibili. Potremmo inoltre adottare per il carattere una dimensione di 12 punti, per il paragrafo un allineamento giustificato a sinistra, per il testo un'interlinea di circa 22 punti con dei margini del foglio sufficienti da rendere il lavoro elegantemente presentabile. Ogni volta che inizieremo a scrivere un testo utilizzeremo questo file, salvando il lavoro con un nome diverso: si arriverà, più o meno, a scrivere una cartella per pagina.

Per il conteggio dei caratteri, delle battute e quindi ricavare il numero finale di cartelle prodotte possiamo fare riferimento agli stessi programmi di videoscrittura che offrono specifiche funzionalità.

Detto questo, quando scriviamo un comunicato aziendale, ricordiamoci di arrivare subito al sodo senza dimenticare le più semplici regole grammaticali. Altrimenti rischiamo che nessuno ci leggerà e pubblicherà, specialmente se il media opera sul web.


Letture: 918 | Allegati: 0 | Commenti: 0
Aggiornato il 22-05-2021

Post per Categoria

Segui Ufficiomarketing.it sui social